Cilento: la Campania da scoprire

La provincia di Salerno ha il suo fiore all'occhiello nel Cilento. Coste frastagliate degradanti sul Mar Tirreno coperte di gigli marini, primule di palinuro, corbezzoli, mirto, carrubo e un entroterra montuoso su cui crescono betulle, abeti, faggi e castagni. Marina di Camerota, Santa Maria di Castellabate, la spiaggia di Acciaroli a Pollica, sono una destinazione ideale per gli amanti del mare che godranno di acque cristalline.

La spiaggia di Acciaroli è particolarmente famosa per la presenza, negli anni cinquanta, di Ernest Hemingway. Dapprima il grande scrittore americano soggiornò in un albergo vicino il porto, poi affittò una casa sempre vicina al litorale. Il romanzo “Il vecchio e il mare”, nonostante sia ambientato a Cuba, sembra essere ispirato ad una figura di Acciaroli, lo “zio Antonio Masarone” (Santiago il pescatore) e al suo rapporto con il mare. La “spiaggia grande”, ad Acciaroli, è chiamata la Perla del Cilento, ed è molto amata sia dai locali che da chi viene da fuori. È perfetta per chi cerca un litorale da vivere in piena sicurezza per grandi e piccini, visto il suo degradare dolce.

L’altra spiaggia di Pollica, Pioppi, è completamente diversa, perché presenta fondale ciottoloso. Si tratta di una spiaggia molto pittoresca e romantica ed è posta in una insenatura della costa tra le colline verdeggianti campane. Pioppi è anche importante dal punto di vista culturale: nella sua spiaggia è localizzato il Museo del Mare, presso il castello dei Vinciprova, e il museo vivente della Dieta Mediterranea.

Il Parco Nazionale del Cilento è costellato di mete di interesse archeologico, Paestum su tutte.

Paestum, città antica della Magna Grecia, era chiamata Poseidonia e si trova a trenta chilometri da Salerno. Si tratta di un’area che testimonia una civilizzazione antichissima, essendo abitata fin dalla preistoria.

Il Cilento vanta questo gioiello archeologico che merita assolutamente una visita. I suoi templi di ordine dorico sono conservati benissimo e permettono, insieme alle altre tracce edili, di immergersi nell’atmosfera greca prima, romana e lucana poi.

Non a caso la mitologia greca vuole che l'isoletta di fronte Punta Licosa sia diventato il luogo in cui la sirena Leucosya trovò rifugio dopo essere stata sconfitta da Ulisse. Percorrere in mountain bike o a piedi il sentiero di Punta Licosa, di circa cinque chilometri, fa capire bene la meraviglia del Cilento. Gli spaccati naturalistici, i paesaggi marini e l’isola stessa di Licosa, visibile dall’estremità di questo percorso, sono esperienze che consigliamo per chi vuole sentire questa terra nella sua più profonda identità.

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